A tempo quasi scaduto, colgo l'occasione per celebrare il 70° compleanno di Wonder Woman (mi perdonerà, anche se di solito non si dice l'età di una signora). Fu nel dicembre 1941, infatti, che il personaggio fece il suo debutto, sul n° 8 di All Star comics della National periodical (in seguito DC comics). La genesi di Wonder Woman è piuttosto insolita: a crearla infatti non fu un autore di fumetti, bensì uno psicologo, William Moulton Marston. Egli scrisse alla casa editrice che già pubblicava le avventure a fumetti di Superman, Batman ed altri supereroi, lamentando la mancanza di un personaggio femminile con cui le lettrici americane potessero identificarsi. All'epoca, infatti, i supereroi erano tutti rigorosamente di sesso maschile, fossero essi adulti o adolescenti. Marston propose così la nascita di una donna supereroe ed alla National apprezzarono l'idea. Fu così creata la prima supereroina, Wonder Woman. Va notato, a tal proposito, che Wonder Woman è, insieme a Superman e Batman, l'unico personaggio ad essere presente ininterrottamente sugli scaffali dei negozi di fumetti americani sin dai primi anni '40: con l'entrata in guerra degli Stati Uniti, infatti, l'aumento del prezzo della carta (unito al fatto che molti degli scrittori e disegnatori erano al fronte), portò la National/DC a chiudere gran parte delle sue testate, tranne appunto quelle dedicate a Superman, Batman e Wonder Woman.
Wonder Woman, al secolo Diana di Themiscyra, è la principessa del popolo delle Amazzoni, che vivono da secoli sull'isola Paradiso, celate al resto dell'umanità, ed è stata mandata nel mondo degli umani da sua madre, la regina Ippolita, in veste di ambasciatrice di pace. Investita dei doni degli dei (ha ricevuto la forza da Era, la saggezza da Atena, la velocità da Ermes), in possesso di un paio di braccialetti forgiati da Efesto che nessun'arma al mondo può scalfire e di un indistruttibile lazo della verità (per inciso, Marston contribuì a creare un prototipo di macchina della verità in uso alle forze di polizia, da cui gli venne l'idea per il lazo), l'eroina ha combattuto i nazisti nella II Guerra Mondiale, ha lottato contro ogni sorta di creatura mitologica (Circe, Ares, i Ciclopi, il Minotauro) ed ha affiancato i più forti supereroi del mondo prima nella JSA e poi nella JLA. Come tutti i personaggi di finzione, ha vissuto diverse incarnazioni: dopo la morte di Marston, nel 1947, e l'introduzione di una severa censura negli anni '50, le avventure di Wonder Woman divennero più banali, più infantili; affiancata dall'adolescente Wonder Girl (che doveva svolgere la stessa funzione di Robin per Batman, quella d'attirare il pubblico dei lettori più giovani), in possesso d'improbabili gadget, come un aereo invisibile, Diana perse gran parte del suo appeal originario, così come parte dei suoi lettori. Un primo restyling avvenne negli anni '70, quando Wonder Woman fu trasformata in un'eroina metropolitana, che non lottava più contro gli dei dell'Olimpo, ma contro il crimine organizzato, e viveva una doppia vita con l'identità segreta della bibliotecaria Diana Prince.
Ma la vera rinascita avvenne nel 1987: a seguito dell'azzeramento della continuity dovuta a Crisi sulle terre infinite, le origini di Wonder Woman venivano riscritte
ex novo ad opera dello sceneggiatore e disegnatore George Perez. Wonder Woman riacquista così il suo ruolo fondamentale nella trinità DC, come terzo eroe di punta della casa editrice, al fianco di Superman e Batman.
Wonder Woman #1 (1987)In Italia, purtroppo, Wonder Woman non ha mai goduto di una regolare pubblicazione. Completamente inedite sono tutte le sue avventure pre-Crisis, ossia dal 1941 al 1986. Negli anni '90 la Play Press ha pubblicato il primo ciclo di storie di George Perez all'interno del mensile Justice League e, anni dopo, sul mensile Catwoman pubblicò il ciclo scritto e disegnato da John Byrne. In tempi più recenti, la Planeta DeAgostini ha raccolto in volumi da fumetteria le storie più recenti dell'Amazzone, ad opera di Greg Rucka ed altri autori. Con il passaggio dei diritti della DC in Italia alla RW-Lion, una nuova serie di Wonder Woman si prepara al debutto nelle edicole italiane: nel mese di gennaio 2012 sarà in vendita Wonder Woman #0, con una selezione di avventure inedite dell'eroina (dategli un'occhiata, almeno per farvi un'idea).
Insomma, dopo 70 anni d'avventure, Diana continua imperterrita a lottare contro il Male in ogni sua forma. E noi non possiamo che augurarle altri 70 anni sempre in prima linea.
Wonder Woman #1 (2006)
quando un esame era facile (perché complementare o perché poco importante) se mi andava bene erano minimo 500-600 pagine, non ricordo d'aver dato esami in cui bisognava studiare meno di tanto 
però incrocio le dita lo stesso per te, non si sa mai: a volte la fortuna arride agli audaci 
Tanti auguri, Silvia! 
ma intanto è qualcosa. Pensatemi intensamente dopodomani mattina, mi raccomando 
auguri augurissimi, 82 di questi giorni e che la felicità ed i doni piovano su di te come colombe dal disio chiamate 
E comunque erano le Witch, non le Winx 
(laurea a ciclo unico, però, non ho fatto il 3+2), ma credo di essere un caso particolare: la mia relatrice mi ha più volte rimproverato perché sono troppo prolisso e mi ha quasi scongiurato di essere più sintetico. Anzi, a dir la verità ad un certo punto mi ha intimato di non scrivere più, perché la mia tesi stava per raggiungere le dimensioni di una tesi di dottorato 
Luca Biagini, di solito ottimo doppiatore di John Malkovich, è la scelta di voce più simile che si potesse trovare, non credo vi fossero alternative.